domenica 5 novembre 2017

Domenico Gioia "TIPITOP" L'esperienza fa la differenza: Partner Wine dalle Marche un progetto innovativo c...

Domenico Gioia "TIPITOP" L'esperienza fa la differenza: Partner Wine dalle Marche un progetto innovativo c...: #PartnerWine:

#PartnerWine: Quando brindare fa bene.
di Domenico Gioia



Michela Gioia e Stefano Baleani




Nuovissima #startup che nasce nelle Marche, il suo obiettivo: raccogliere fondi per la solidarietà tramite la vendita del vino, ma studiando bene il progetto appare chiaro che è una grande opportunità per le aziende.

Michela Gioia e Stefano Baleani sono loro gli ideatori della nuovissima startup marchigiana che si chiama Partner Wine. Due giovani imprenditori, che hanno costruito il loro progetto che si basa sulla solidarietà, solidarietà verso chi è meno fortunato. La novità sta nella formula ideata, non un semplice e-commerce di vendita di vini delle Marche, ma un meccanismo per reperire fondi che vengono automaticamente girati su un progetto di solidarietà.
Il logo Partner Wine realizzato

dall'Architetto Mecarelli
“Volevamo realizzare qualcosa che non fosse solo un semplice lavoro, ma anche qualcosa che ci aiutasse a renderci utili” afferma Michela. Infatti, oggi la sfida delle startup non sta nel realizzare attività, ma nel realizzare progetti che siano vincenti perché in grado di produrre ricchezza “orizzontalmente”. Non una ditta che crea solo profitto dalle vendite, ma che grazie ad internet ed alla sua “coda lunga” distribuisce la ricchezza creata verso anche altri attori della filiera, in questo caso chi ha bisogno di solidarietà, ma non solo.
Un businessplan che parte in forma modesta ma che grazie al reinvestimento degli utili e le sponsorizzazioni, ha obiettivi ambiziosi. Tre i punti di forza: Il primo le vendite on line, il secondo la creazione di eventi, il terzo: la stretta sinergia con i produttori di vino.
E proprio su questo terzo punto che ritengo sia opportuno concentrarsi: le Marche sono una regione molto interessante sia sotto il profilo turistico che enogastronomico, sono in grado di sviluppare interessantissimi progetti di destination marketing che devono necessariamente basarsi sulle peculiarità del territorio, tra cui uno di questi è proprio il vino. I vini marchigiani sono eccellenti, a volte insuperabili, pluri premiati nel mondo, eppure sotto il profilo della comunicazione sono assenti, addirittura inesistenti. Questo una volta era imputabile alle dimensioni microscopiche delle aziende, oggi grazie ad internet, questo problema potrebbe essere agevolmente superato, eppure ancora adesso, assistiamo ad una totale assenza dell’assortimento dei vini marchigiani nelle grandi catene, nei menù dei ristoranti, nelle carte di vini, nella presentazione degli happy hour.
Al Verdichio, esempio di grande vino marchigiano, viene preferito il Muller, il Tocai, Sauvignon, ma cosa incredibile il vino marchigiano è stato nettamente surclassato, annullato dal fenomeno del Traminer e del Gewurztraminer . 

Basta indagare su Google per rendersi conto della popolarità di questo vino. 
Il trend del Verdicchio, evidenziato in azzurro dimostra che le visualizzazioni del Gewurtztraminer sono nettamente superiori, eppure occorre evidenziare che il vino del Sud Tirol, non ha una così notevole superiorità qualitativa rispetto al prodotto Marchigiano.

Partner Wine, può essere, nella sua semplicità, quello che farà la differenza, quello che può rendere evidente, “visibile” un prodotto come il vino marchigiano attualmente sottostimato.

Michela e Stefano, nel loro progetto hanno intenzione di far conoscere le aziende vinicole marchigiane e dimostrare che “piccolo è bello”. Una serie di articoli, interviste, filmati tematici in grado di evidenziare ed in iniziare a far discutere le persone appassionate non solo di vino, ma di cultura e turismo, intorno ad argomenti importanti. Per questo, il formato del sito è un blog, nettamente preferito al sito istituzionale, proprio per discutere, raccogliere pareri.


Non solo un veicolo di aiuto, ma un notevole mezzo di promozione.
La nuova sfida è riuscire a far coincidere solidarietà e promozione, in un sistema in cui i vari attori: territorio e prodotti di qualità coesistono e collaborano in sinergia verso la promozione, convinti che quello che si sta proponendo è di qualità eccellente.
Si ricorda che oggi il consumatore è sempre più orientato ad utilizzare i dispositivi mobili, si prevede che nel 2019 i dispositivi mobili saranno 11 miliardi in tutto il mondo.
Alla luce di questo, gli scenari diventano molteplici e le possibilità che le aziende hanno di promuoversi, sono immense. Inoltre le vendite on line di vino in Italia ancora sono molto basse e quindi si prevede sicuramente un aumento di questa tendenza.
Gli stessi acquisti “tradizionali”, stanno mutando. Mentre si acquista si sfoglia internet, si cercano referenze, riferimenti ed oggi, si chiedono pareri sui social. La gente si fida di più di un consiglio ricevuto dalla rete che non di quello di un negoziante. I produttori di vini, non possono continuare a fare finta di niente, “nascondere l’orologio non aiuta a fermare il tempo”. Devono convincersi che prima o poi dovranno fare i conti con le mutate situazioni di mercato, con la notevole influenza della rete, con le mutate circostanze che la connettività, nel bene e nel male crea quotidianamente.
Scenari in mutamento, dove i progetti come PartnerWine diventano estremamente interessanti e meritano di essere seguiti con attenzione.
I fondatori di PartnerWine
Michela e Stefano sono convinti che le aziende vinicole insieme alle strutture della filiera enogastronomica, e  turistica che aderiranno a questo progetto, non parteciperanno solo ad una bellissima iniziativa di solidarietà, ma contemporaneamente, ad un vero e proprio meccanismo di promozione derivante dalle forti sinergie tra web marketing e passaparola.
Le aziende potranno avere grossi benefici da questo progetto, a patto che perdano le ambizioni da “prima donna” e siano disposte a mettersi in gioco con umiltà, immergendosi nel mondo della connettività, prendendo spunto dagli esempi che la rete propone.
Un esempio viene proprio da questi due ragazzi che con il loro sorriso e la loro semplicità, mettono in campo questo progetto, costato mesi di studi e sacrifici.


Per connettersi occorre mettersi in gioco, nulla sarà mai più come prima, il gioco ora è iniziato, Michela e Stefano si sono messi in gioco, ora sta agli imprenditori fare la loro mossa.

domenica 20 novembre 2016

Dal blog Glamour and dance: La vera danza del ventre "egiziana" parte da Jesi ...

La vera danza del ventre “egiziana” parte da Jesi con #Luta

La vera danza del ventre “egiziana” parte da Jesi con #Luta

E' egiziana, da oltre 19 anni porta in giro per il mondo la danza del ventre, LUTA, al secolo Elham Sarhan approda a Jesi con un work shop ospitato presso la palestra “Il David”

"LUTA" la danzatrice egiziana di "danza del ventre"
E' fissata per Sabato 26 Novembre alle 15.30 il work shop di Luta presso la Palestra fitness center di Jesi Il David in Via Fernando Santi, 8 .
L'insegnante egiziana mostrerà alle participanti cosa sia la danza del ventre e il folklore egiziano, che è la base e le vere origini della danza del ventre che non permette declinazioni o inquinamenti di nessuna specie, nello specifico le partecipanti potranno toccare con mano i primi passi del “folklore egiziano”: Saedy, Meleya, e lo Shmadan, dove la danzatrice danza con un candelabro in testa.
Sarà un appuntamento leggero e divertente dove si potrà respirare sensualità e la vera atmosfera orientale.
E' un regalo che la danzatrice farà a Jesi, dove si è appena trasferita, visto che la partecipazione sarà completamente gratuita.

Tag: danza del ventre, danza del ventre Jesi, Luta danza del ventre Jesi, danza Jesi, Elham Sarhan Luta, Danza orientale Jesi, Danza del ventre e folclore, Danza del ventre e folclore Jesi, Vera danza del ventre,



Luta in una esibizione del 2010 all'EXPO di Shangay

sabato 21 maggio 2016

Roma Glamour: Costituito il comitato inSIeme per il SI: Andrea Pieralisi presidente

Costituito il comitato inSIeme per il SI: Andrea Pieralisi Presidente


L’ultima spiaggia

Si costituisce il comitato “inSIeme” per il SI degli imprenditori che hanno deciso di mettersi in gioco


"inSIeme" Comitato imprenditori per il SI

Nasce in sordina, un po’ come tutte le cose nelle Marche, terra di lavoratori instancabili, di gente concreta, il primo comitato degli imprenditori per il sostegno del SI, alla sfida referendaria fissata per l’ottobre di quest’anno.
Una sfida che sa di ultimatum da parte del Premier Renzi, che evidenzia un malessere che ha fatto sempre parte del DNA della politica italiana, quei “vorrei ma non posso” che è da sempre stato un alibi per molti . Un’azione forte, incisiva che ha spiazzato gli avversari, da qualsiasi parte siano, interni ed esterni al PD.
Forse è questo modo di procedere lontano dalla norma, dalle abitudini, che piace.
Questo atteggiamento attivo, attento al cambiamento comune a chi è giovane, che fa di questo comportamento un valore.
Ci ha provato Berlusconi, ma non ci è riuscito, circondato da pachidermiche strutture contenenti vecchi politici riciclati; Renzi, invece con la sua forza comunicativa di una semplicità disarmante, ha cercato di smarcarsi subito da questa situazione, anche se le resistenze sono tante.
Forse è questo che piace agli imprenditori e che li ha convinti ad uscire dal solito atteggiamento attendista. “Uscire allo scoperto, per non morire”
Andrea Pieralisi vulcanico ed intraprendente presidente del comitato lo voleva chiamare
“l’ultima spiaggia” e forse aveva ragione, questa volenti o nolenti, con tutti i limiti imposti dalla situazione contingente, è veramente l’ultima occasione per cambiare qualcosa in questo paese ingessato dai “buricrati”. Cambiare, forse con una modifica alla costituzione non perfetta, ma si sa la perfezione non è di questo mondo e ancor meno la perfezione attiene alla politica italiana, ma cambiare, per non capitolare ed affondare definitivamente nel pantano della politica vecchia maniera.

I soci fondatori con l'ON Lodolini a destra Andrea Pieralis

Se non cambieremo ora cosa accadrà?
Sicuramente perderemo l’ultimo treno e chissà quando se ne riparlerà, sicuramente i nostri figli non vedranno concretizzarsi il sogno di cambiare qualcosa che ci permetta di vivere in un paese moderno degno del termine “avanzato”.
Renzi, sottovalutato da tutti, con quella sua aria apparentemente sonnecchiosa ha dimostrato una lungimiranza politica non comune, ha messo in castagna politici navigati come Dalema e Bersani, li ha messi nell’angolo e li ha costretti a convergere sulla sua posizione, li ha costretti a condividere il sogno. Probabilmente il SI troverà avversari nello stesso PD, ma questo lui il Premier lo ha già messo in conto.
La resa dei conti ha una dimensione ancora più ampia se si pensa che le opposizioni si sono tutte schierate, a partire dall’ex premier Berlusconi, per il no. Paradossale la posizione dei cinque stelle, che predicano il cambiamento e poi quando questo momento arriva, saltano sul treno della retorica, del no detto a priori.
Se dovessero vincere i SI sarebbe bello vedere come reagirebbero i detrattori del governo, cinque stelle compresi, con quale faccia si presenterebbero all’elettorato, dopo che Renzi li ha messi con le spalle al muro, sfidandoli. Lui ha detto: “se non vinco me ne vado” ma un fine analista comprende subito che questa frase non è per lui, ma per i suoi avversari: se perdete, voglio vedere se avrete il coraggio di andarvene o rimarrete imperterriti attaccati alle poltrone.
Con una mossa il fiorentino li ha messi tutti all’angolo, costringendoli ad una opposizione ovviamente strumentale conseguentemente sterile; non c’è che dire, una mossa da maestro.
Gli imprenditori, non hanno sicuramente fatto queste valutazioni, loro non masticano di politica, di strategie, di equilibri, ma hanno percepito la reale volontà di cambiare, di aprire la finestra di questa stanza in cui l’aria è ormai stantia da decenni.
Non vogliono sentirne di partiti e strategie, vogliono parlare di futuro, di un futuro che i nostri figli possano vivere appieno ed in libertà.
Speriamo che il messaggio passi, speriamo che al di la delle “nostalgie” di alcuni, non passi l’idea del vecchio, della conservazione travestita da storia d’Italia, di Padri fondatori e così via.
“I tempi sono cambiati”. Vero, proprio per questo motivo bisogna cambiare ritmo e adeguarsi ai tempi di una globalizzazione dove quello che è ora non lo sarà tra un’ora.
Il futuro è qui e lo stiamo vivendo, a ciascuno di noi è dato scegliere, tra un paese proteso in avanti o rannicchiato su se stesso.
Che a voi piaccia o meno, ha ragione Pieralisi, questa è veramente “l’ultima spiaggia”.

Domenico Gioia

In caso di pubblicazione citare la fonte

sabato 11 maggio 2013

Nenella Impiglia presenta il suo secondo libro a Senigallia


Nenella Impiglia presenta il suo secondo libro



Con il patrocinio del Comune di Senigallia, domenica 12 maggioalle ore 18.00, presso la Rotonda a mare - Lungo Mare Marconi 16 - l’imprenditrice ed esperta di costume Nenella Impiglia, come omaggio alla magia della musica, presenta il suo nuovo libro “Stoffa per la musica (Edizioni Galassia Arte).


Nella prefazione Beppe Carletti (Nomadi) afferma: “Scrivere di musica non è sicuramente facile, anche perché ci vuole sentimento, passione, sensibilità e la musica nel cuore. Nenella ha tutte queste doti: sensibilità, onestà e passione per l’arte”. 
Dopo la sua prima esperienza letteraria del 2010: “La scarpetta nel piatto”, che le ha regalato numerose soddisfazioni, in questo nuovo libro la scrittrice ripercorre la storia della moda attraverso la musica ed analizza le contaminazioni tra questi due importanti e affascinanti universi, lungo il filo dei propri ricordi, legati alla suggestiva colonna sonora degli anni ’60-’70.
"La moda veste la musica e la musica crea nuove mode" racconta nel libro l’autrice. “È soprattutto con i Beatles che si assiste ad una completa contaminazione, che passa dal sound alla moda e porterà a processi di identificazione mediante l'imitazione degli stili da loro proposti, del modo di esibirsi e di abbigliarsi. Un tuffo, dunque, nei meravigliosi sixties, anni in cui la musica riuscì a svegliare generazioni di giovani, a provocare movimenti di aggregazione, ad attuare vere e proprie conquiste sociali e trasformazioni. Immagini, flashback, particolari, profumi, melodie, spaccati di luoghi e momenti vissuti, che ritornano prepotentemente e magicamente. I ricordi formano un ponte tra il passato ed il futuro, affiorano nella nostra mente, restano impressi nel cuore, nell'anima e, anche a distanza di tempo, riescono a far rivivere sensazioni provate, le stesse emozioni”.
Ed è proprio questo lo scopo del libro: non disperdere la memoria, trasformare la parola fine in un attimo di eternità, tramite il ricordo, dar modo quindi, alle nuove generazioni di conoscere il passato, che si attualizza, intrecciandosi con il presente e trasmettere loro non solo aride nozioni, ma stati d'animo.
E’ notevole la dedica di Renato Zero, nella prefazione del libro: Tutto ciò che la vita ci offre… la musica lo conserva fragrante e inalterato per permettere ai nostri figli di essere anch’essi, a loro volta, musica!”
Amichevole ed efficace anche il pensiero e l’augurio di Shel Shapiro (leader dei Rokes): “Carissima Nenella, la musica ha bisogno di passione e tu ne hai tanta. Un grande in bocca al lupo per la “stoffa”, perché mi pare che hai anche quella. Love
Alla presentazione di Nenella Impiglia, ricordando anche il cantautore marchigiano Nanni Mancini, interverranno Beppe Carletti (leader storico dei Nomadi), Rosaria Renna (voce di Radio Dimensione Suono Roma), Francesca Rettondini (attrice), Monica Scattini (attrice), Alice Bellagamba (ballerina-attrice), Michele Pecora (musicista), e altri importanti esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo e della musica.


Info: Domenico Gioia 3404591021

Nenella Impiglia presenta il suo secondo libro a Senigallia


Nenella Impiglia presenta il suo secondo libro



Con il patrocinio del Comune di Senigallia, domenica 12 maggioalle ore 18.00, presso la Rotonda a mare - Lungo Mare Marconi 16 - l’imprenditrice ed esperta di costume Nenella Impiglia, come omaggio alla magia della musica, presenta il suo nuovo libro “Stoffa per la musica (Edizioni Galassia Arte).


Nella prefazione Beppe Carletti (Nomadi) afferma: “Scrivere di musica non è sicuramente facile, anche perché ci vuole sentimento, passione, sensibilità e la musica nel cuore. Nenella ha tutte queste doti: sensibilità, onestà e passione per l’arte”. 
Dopo la sua prima esperienza letteraria del 2010: “La scarpetta nel piatto”, che le ha regalato numerose soddisfazioni, in questo nuovo libro la scrittrice ripercorre la storia della moda attraverso la musica ed analizza le contaminazioni tra questi due importanti e affascinanti universi, lungo il filo dei propri ricordi, legati alla suggestiva colonna sonora degli anni ’60-’70.
"La moda veste la musica e la musica crea nuove mode" racconta nel libro l’autrice. “È soprattutto con i Beatles che si assiste ad una completa contaminazione, che passa dal sound alla moda e porterà a processi di identificazione mediante l'imitazione degli stili da loro proposti, del modo di esibirsi e di abbigliarsi. Un tuffo, dunque, nei meravigliosi sixties, anni in cui la musica riuscì a svegliare generazioni di giovani, a provocare movimenti di aggregazione, ad attuare vere e proprie conquiste sociali e trasformazioni. Immagini, flashback, particolari, profumi, melodie, spaccati di luoghi e momenti vissuti, che ritornano prepotentemente e magicamente. I ricordi formano un ponte tra il passato ed il futuro, affiorano nella nostra mente, restano impressi nel cuore, nell'anima e, anche a distanza di tempo, riescono a far rivivere sensazioni provate, le stesse emozioni”.
Ed è proprio questo lo scopo del libro: non disperdere la memoria, trasformare la parola fine in un attimo di eternità, tramite il ricordo, dar modo quindi, alle nuove generazioni di conoscere il passato, che si attualizza, intrecciandosi con il presente e trasmettere loro non solo aride nozioni, ma stati d'animo.
E’ notevole la dedica di Renato Zero, nella prefazione del libro: Tutto ciò che la vita ci offre… la musica lo conserva fragrante e inalterato per permettere ai nostri figli di essere anch’essi, a loro volta, musica!”
Amichevole ed efficace anche il pensiero e l’augurio di Shel Shapiro (leader dei Rokes): “Carissima Nenella, la musica ha bisogno di passione e tu ne hai tanta. Un grande in bocca al lupo per la “stoffa”, perché mi pare che hai anche quella. Love
Alla presentazione di Nenella Impiglia, ricordando anche il cantautore marchigiano Nanni Mancini, interverranno Beppe Carletti (leader storico dei Nomadi), Rosaria Renna (voce di Radio Dimensione Suono Roma), Francesca Rettondini (attrice), Monica Scattini (attrice), Alice Bellagamba (ballerina-attrice), Michele Pecora (musicista), e altri importanti esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo e della musica.


Info: Domenico Gioia 3404591021

martedì 18 settembre 2012

Tipi Top: Apple: da Gennaio +73% a questo porta la qualità e...


Apple: da Gennaio +73% a questo porta la qualità e credere nei propri sogni

Apple in meno di un anno è stata premiata dal mercato con un + 73% ed il bello è che la cosa non finisce qui, questa è la conferma che la qualità ed una forte filosofia d'impresa premiano più di qualsiasi strategia di prezzo basso.







Steve Jobs, con il suo"Think different" ci ha lasciato una grandissima eredità, che dobbiamo essere bravi a cogliere: "la qualità come prima cosa prima".

Ma cosa significa qualità, perchè non siamo tutti capaci di portare avanti un processo qualitativo?
Perchè la qualità, prima di essere un prodotto è una filosofia, un modo di pensare, di vivere, di confrontarsi con gli altri.
Non si può pensare di fare ricerca, innovazione, inseguendo il mercato, offrendo il prodotto ad un prezzo basso, ai limiti del margine di contribuzione.

Il prezzo non è assolutamente l'unica arma che un'azienda ha a sua disposizione; il prezzo è uno degli elementi del mix, ma sicuramente non quello determinante nella scelta di acquisto.
Il consumatore certo valuterà il prezzo, nel momento di scegliere, ma questo sarà importante solo se l'azienda non avrà fornito tutte le rassicurazioni in merito alla qualità, al modo di studiare e produrre.
Il marketing, quello della nuova era, farà il resto, solo se il prodotto avrà componenti qualitative che permettano di raccontare una storia, emozionare.

Pochi elementi che facciano capire il prodotto e suscitare sentimenti, questo è il lavoro più interessante e se volete innovativo.
Ogni prodotto della gamma avrà la sua storia, il suo appeal, sarà come una stella, vivrà di luce propria.
Ora sta ad ognuno di noi, nel momento in cui creiamo un prodotto, una campagna, fare in modo che il consumatore recepisca quello che abbiamo da dire, che con il nostro prodotto si sentirà non solo più forte, sicuro, in gamba, affascinante, figo, ma dovrà essere sicuro che con quel denaro ha fatto il massimo che si poteva fare, non solo un ottimo affare, ma avrà compreso il nostro messaggio, dove quello che ha tra le mani, sia che esso sia un computer, una telecamera, un caffè o un dolce, non assolve solo una funzione, ma lo aiuta a star meglio e c'è solo un modo per fare star meglio le persone amarle e fare il proprio lavoro con il cuore.